Michele Turco

/ ARTISTA

BIOGRAFIA

 

Nasce a Tiggiano (Le) nel 1950. Dal 1967 vive in Valle d’Aosta e lavora a Gressan (Ao). 

Inizia la sua ricerca artistica nel 1972, improntandola ad una rilettura del linguaggio delle avanguardie storiche. Nel corso degli anni realizza una serie di cicli pittorici. Nel primo decennio la sua ricerca lo porta a realizzare una serie di quadri di ispirazione  metafisico-surrealista conclusasi con una grande mostra a Bielefeld in Germania nel 1983. Successivamente, fortemente ispirato dall’esperienza impressionista di Monet  e dall’Espressionismo Astratto americano, lavora sui rapporti tonali, sui ritmi cromatici producendo una serie di quadri, che descrivono una natura senza tempo sulla linea di confine tra pittura astratta e figurativa. Realizza una serie di mostre a Zurigo nel 1989, a Parigi nel 1991, ad Aosta nel 1992,  a Venezia nel 1996, a Stoccolma nel 1997. Dal 1998, oltre alla pittura, dilata la sua ricerca sperimentando nuovi materiali, realizzando una serie di sculture, pitture e installazioni con materiali di recupero, improntati alla rappresentazione degli ”OGM” che diventano ironicamente “oggetti genericamente modificati”.  Nel 2004 riprende la pittura a olio, realizzando una serie di opere, inserendo oltre alla pittura di impronta impressionista la tecnica del “dripping” con campiture monocrome, esponendo  ad Aosta, Parigi, Milano, Torino, Genova, Montreux.  Nel 2004  comincia anche a scolpire il legno con il quale realizza statue e giocattoli dipinti e rivestiti di carta di giornale con una personale interpretazione dell’iconografia dell’artigianato tipico valdostano, esponendo a partire da quell’anno alla fiera di Sant’Orso, vincendo nel 2016 il “Premio Balan Città di Aosta”. 

Una sua opera pittorica (“Salice Incantato”) è esposta nella collezione permanente del museo Castello Gamba di Chatillon (Ao).

Nel 2014 e 2015  espone al MAG (Montreux art Gallery).

È quattro volte semifinalista al premio arte Mondadori a Milano nel 2006, nel 2013, nel 2016 e nel 2018. Nel 2016 è finalista, esponendo al Palazzo Reale a Milano.